28 febbraio 2007
Tento di ricordare in quale film si dicesse qualcosa di estremamente intelligente sugli incroci stradali, e realizzo di essere seduta in mezzo ad un crocevia: un po' di lato, quello sinistro, magari anche dietro una vetrata immensa, che guarda caso ha l'insegna della Coffee Society, quella tra Camden Row ed Harrington St. Una Strada che sale ed una che l'attraversa perpendicolarmente, una linea orizzontale ed una verticale...mi incanto in questa geometria, la schiuma del cappuccino si sgonfia e l'attesa per comprare i biglietti delle Au Revoir Simone si assottiglia, la geometria rimane la medesima, fino a che le due linee perfettamente equilibrate vengono infrante nel loro centro da una diagonale di pioggia che le trapassa propio nel punto di intersezione. Scuoto la testa contrariata da me stessa, contare, ordinare millimetrare e' rendere tutto estremamente prevedibile...ma forse e' l'effetto dell'ennesima visone di The Science of Sleep... solo il capitombolo di un corriere in bicicletta rompe definitivamente l'armonia dell'incrocio, giusto in tempo per arrivare al botteghino senza fretta.
26 febbraio 2007
23 febbraio 2007
Poem about 14 hands high
I am apprehensive. it is like when I
played piano. first I learned to
read music and then at one point I
no longer needed to translate the notes:
they went directely to my hands. after a
while I stopped playing and when I
started again I found I could not play by
instinct and I had forgotten how
to read music.
F.W.
22 febbraio 2007
IN ABSENCE WE TRUST
Incastrato tra le sopraciglia c'e' quest'idea che la fotografia inibisce il ricordo..nell'istante in cui incrocia lo sguardo, cio' che e' trasmesso e' un violento nuovo modo di scrutare il reale, poi penso agli scatti di Francesca Woodman e mi dico che il trucco risiede nell'intesita' del tempo catturato compresso e restituito..il tempo di qualcosa che e' stato e che non sara' piu', perche' morto, e proprio per questo incredibilmente vivo e lacerante.
Incastrato tra le sopraciglia c'e' quest'idea che la fotografia inibisce il ricordo..nell'istante in cui incrocia lo sguardo, cio' che e' trasmesso e' un violento nuovo modo di scrutare il reale, poi penso agli scatti di Francesca Woodman e mi dico che il trucco risiede nell'intesita' del tempo catturato compresso e restituito..il tempo di qualcosa che e' stato e che non sara' piu', perche' morto, e proprio per questo incredibilmente vivo e lacerante.
21 febbraio 2007
18 febbraio 2007
11 febbraio 2007
Ci sono giorni, e oggi è l'ennesimo in sequenza, in cui proprio non si riesce a formulare un pensiero che non chiami in causa un suono, o meglio, una melodia che abbia gli stessi colori dell'umore, e allora si dice quella cosa tremenda: "hai presente..." e oggi è del tipo "le jour d'avant" di Yann Tiersen
10 febbraio 2007
08 febbraio 2007
05 febbraio 2007
02 febbraio 2007
C: "mi parlavi di un'imminente partenza, insomma, dove te ne vai?"
M: "...ah sì! Andrò a questo festival internazionale di teatro..mi raggiunge anche un'amica da Parigi.."
C: "Uhm..ma non sei un po' in anticipo per il Festival d'Avignone?"
M: "Macché Avignone! Vado al Festival Internazionale di Teatro -e cinema- in Burkina Faso!"
C: "....."
M: "'Mbé?"
C: "In Burkina Faso hai detto.."
M: "E' famosissimo!"
C: "...un caffé doppio?"
M: "Stronza.."