Giornata d'estate, non nel mezzo, non al suo inizio né fine...solo d'estate che ispira un inventario di sensazioni e piccole azioni: è il travasare le piante, l'accurata ricerca di uno zaino pieno "strumenti per l'anima", una birra sull'Isola Tiberina, il tempo di chiacchere sui pompieri in una gelateria, i nuovi libri da leggere, la granita al caffé e mandorle, i chilometri macinati in motocicletta, lenzuola a righe arcobalenate, un concerto di amici, un pianista in Piazza Verdi, un furgone che va al nord della Francia ed un treno che fugge verso Pisa e ritorno...nel mentre si respira l'odore impercettibile della bouganville e del fieno raccolto in covoni. E' il colore dell'alba prima che l'aria si arroventi, i listelli delle persiane proiettati sulla parete e il profumo della cera per il legno, piedi scalzi e camicie leggerissime, capelli raccolti fino alle nove di sera che da lì cadranno sulle spalle, poi una cena tardiva ed un sonno per due. Il sorriso di una persona ritrovata, la leggerezza dei pomerriggi all'ombra di alberi, il velo di salsedine sulle pelle scottata e l'idea di una partenza, ma stavolta...con ritorno.
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