una dedica maldestra a due bellissime donne per...per il fruscio di tre giacche nere che camminano in un dicembre ancora non troppo freddo, per quella danza disarmonica quanto entusiasmante di mani e movenze che fendono la densità delle parole, per il color oro e magenta di cui si è tinta una sera, una notte e l'inizio del mattino, per il valore del non prendersi sul serio, per le sventure e l'auto-ironia che esse attraggono, per noi, e per essere sempre capaci di far comparire quei mezzi archi di riso e leggerezza proprio lì, dove sono le sopracciglia.
a C. & E.
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